Mi pongo sempre in una posizione di perplessità difronte a quanti sbraitano contro gli stipendi dei parlamentari, e degli eletti in genere, indicandoli come la causa di tutti i nostri mali, come l’esempio degli abnormi “costi della politica”. Si tratta certamente di segnali di “buoncostume”, e di rispetto della condizione dei cittadini, ma credo che da un punto di vista meramente economico si tratti di cifre che contano relativamente poco. Credo che il vero costo sociale (ma anche vilmente pecuniario) della politica sia nelle migliaia di notizie come quella che vi segnalo, minime, insignificanti e sparse in ogni angolo di’Italia. Una buca in strada:
«Ma il municipio era intervenuto da poco tempo sullo stesso punto, per chiudere la stessa buca che si era aperta 4 mesi prima.» (link)
Il costo economico è in un lavoro pagato probabilmente più del dovuto con la scusa della “somma urgenza”, fatto male, che dovrà essere rifatto (sempre in urgenza), e per il quale non ci sarà nessun “responsabile”…. nessuno a cui far pagare le proprie responsabilità.