Stampa!

Il Post segnala una interessante analisi su Pagina99 che analizza la stampa quotidiana in Italia. Ne esce un quadro a tinte fosche, con dati al limite dell’imbarazzante: calo di oltre il 50% delle copie negli ultimi 20 anni.

La crisi viene, sostanzialmente, addebitata al forte calo nell’investimento pubblicitario, senza dare la dovuta enfasi ad aspetti, che pure vengono segnalati, che riguardano le capacità “imprenditoriali”, la capacità di riuscire a fornire – con costi sostenibili – un prodotto che valga la pena di acquistare.

Non vedo indicata, neanche come remota eventualità, una possibile spiegazione di questa crisi: i giornali sono fatti male. Tutti omologati, uguali uno all’altro e distinguibili solo dalla “linea politica”, dettata dall’editore (che non è mai un editore “puro”). Campano con le agenzie, e oggi pagano  la scelta di farsi belli con CD, libri e film allegati (che, allegati ad un quotidiano, scontavano un IVA ridottissima), piuttosto che scegliere di fare un “vero” giornale.