Io penzo che c’avrebbimo raggione

da repubblica.it:

l’otto per cento dei nostri laureati non è in grado di utilizzare pienamente la scrittura. Anzi, peggio: 21 laureati su 100 non vanno oltre il livello minimo di decifrazione di un testo. Cioè, se proprio va bene riescono a far partire la lavastoviglie leggendo le istruzioni, oppure intuiscono le controindicazioni dell’aspirina.

(il resto)

Tanto per spiegarlo a chi non ci crede … questo è quanto era nel libro di mio figlio (oggi in terza media):

  • …si fingono surfisti in pose statutarie.
  • Come sono felice che sei venuta”.
  • È possibile che non riesci ad andare d’accordo con nessuno?
  • Ma se non sapevo neanche che c’eri!”.

Se poi vi racconto che le frasi sono tratte da brani di Federico Moccia (No, dico, Moccia!!), assurto al pari di un Manzoni qualsiasi…. tutto torna, no? D’altronde oramai è giunta all’insegnamento la prima generazione di capre, diplomate e laureate dopo il fallimento della scuola italiana. Emigrare, subito! Emigrare, subito! Emigrare, subito! Emigrare, subito! Emigrare, subito! Emigrare, subito! Emigrare, subito!

7 risposte a "Io penzo che c’avrebbimo raggione"

  1. demoniopellegrino 9 dicembre 2009 / 15:47

    Pizza, ti quoto in tutto. Poi i prof s’incazzano quando dico che ormai insegnano solo quelli che non hanno avuto il coraggio/capacita’ di trovare un altro lavoro. Ci sono le eccezioni, certo. Ma sono eccezioni.

  2. lanoisette 9 dicembre 2009 / 16:58

    denuncia qull’insegnante che fa leggere A SCUOLA i libri di Moccia. denucialo.
    un’insegnante (con l’apostrofo, perché son femmina, e senza i)

  3. lanoisette 9 dicembre 2009 / 17:12

    un commento a margine dopo aver letto l’articolo:

    Nella scuola superiore, ormai pochissimi insegnanti si sobbarcano la correzione di trenta temi pieni di bestialità, una fatica tremenda e scoraggiante.

    cazzata galattica: per un docente di italiano la prova scritta è obbligatoria PER LEGGE ai fini della valutazione.
    il problema è che non si può insegnare a scrivere alle superiori, è troppo tardi: si deve cominciare alle elementari. Ed ecco la questione: assegnare, correggere e far riscrivere un testo (anche breve, di mezza facciata) almeno una volta ogni due settimane è il minimo per insegnare a scrivere, ma è una fatica pazzesca, fatica che molte maestre delle elementari non fanno più. e le conseguenze sono evidenti: in I media mi arrivano alunni che non sono in grado di mettere in fila due frasi, che hanno un lessico limitatissimo, che non conoscono i minimi dell’ortografia (dettato ortografico nella mia classe: 10 frasi – bastarde, lo ammetto – e solo 3 alunni in grado di fare meno di 10 errori; la maggioranza ne fa dai 20 ai 30). così io (che il Demonio definirebbe un’eccezione) che ho una I e una II li massacro con i verbi regolari e irregolari e mi sobbarco ogni settimana quasi 50 esercitazioni di scrittura, oltre alle normali verifiche, e correggo cose di cui non hai nemmeno idea…

    cosa fare? nelle diverse scuole in cui ho viaggiato in questi anni io ed alcuni colleghi abbiamo provato a far presente al situazione ai Dirigenti, ma la risposta è che le nostre scuole elementari sono ai primi posti delle classifiche internazionali e funziano egregiamente.
    ti assicuro che è scoraggiante.

    • vuerre 9 dicembre 2009 / 17:23

      Lo so che è scoraggiante…, io ho tre figli in seconda e terza media e fatico, con mia moglie, a star loro appresso… quando sbagliano un modo di un verbo ci giriamo e ce ne andiamo. Poi, siccome li sanno.., si correggono.

      Te ne racconto una: mia moglie insegna all’universtità e la scorsa settimana ha corretto gli scritti per l’esame di stato post laurea. All’inizio della sessione hanno spiegato “come” scrivere: ovvero i temi debbono essere anonimi, inseriti in una busta sigillata, assieme con le minute e gli appunti che uno ha scritto durante l’esame. La qualità degli scritti è stata – al solito – pessima ma, stavolta, un paio di esaminandi hanno scritto in bella evidenza nome e recapiti sui fogli… Ma al rettorato rispondono che “non è compito nostro valutare l’ortografia…” e li capisco pure, perché se ti bocciano per una cosa del genere c’è sempre qualcuno che ricorre al TAR e c’è sempre qualche magistrato del TAR (capra anch’egli) pronto a dar ragione all’ignorante.

  4. lanoisette 9 dicembre 2009 / 17:16

    dimenticavo (scusami, son pedante): in tutto questo sfacelo, da quest’anno, grazie alla “riforma” Gelmini le ore di italiano sono passate da 7 a 5 alla settimana. e, naturalmente, molte delle cose che riuscivo a fare fino all’anno scorso (ad esempio seguire personalmente le letture domestiche, controllando che tutti leggessero almeno un libro al mese e un libro come si deve, non certo Moccia) ora sono diventate impossibili.

  5. demoniopellegrino 9 dicembre 2009 / 21:14

    noisette, ok, non e’ colpa delle superiori, ma delle elementari, dici. Ma alle elementari non c’insegnano degli insegnanti? E come ci sono arrivati?

    E come mai e’ sempre colpa di altri? Come mai ogni volta che si tira in ballo qualcuno, “eh, ma tu non sai che, etc. etc. etc.”.

    Boh.

  6. lanoisette 10 dicembre 2009 / 20:43

    demonio, guarda, io combatto da anni con le maestre che dicono che i bambini devono essere lasciati liberi di esprimersi e che sostengono che dare un’insufficienza sia la cusa dei suicidi giovanili.
    quello che ti posso dire è quello che vedo: che in prima media arrivano senza conoscere le regole ortografiche, i verbi, le tabelline. questo avrebbero dovuto insegnargli, questo NON è stato fatto. se poi non sanno l’analisi logica (che noi alle elementari facevamo, loro non più) o l’analisi del periodo, benissimo, mi prendo le mie colpe. però diciamo che non è semplice insegnare la differenza tra è andato (predicato verbale) ed è simpatico (predicato verbale) se non conoscono le coniugazioni e i modi e i tempi verbali. per quanto posso, io cerco di insegnarglieli (anche se non sarebbe mio compito) e infatti nella mia prima li interrogo sui verbi TUTTE le settimane. una collega che l’anno dopo ha preso una mia classe ha mandato un genitore a ringraziarmi, perché ha detto che in 20anni di insegnamento era la prima volta che le capitava di prendere una classe in cui tutti sapessero i verbi.

    detto ciò, sia detto tra noi, io ODIO le maestre.

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