I produttori discografici (si, esistono ancora, e rompono pure i coglioni) ce l’hanno con iTunes perchè… è vero che è il maggior negozio digitale di musica (legale) on line al mondo, ma consente il preascolto di 30″ (trenta secondi) del brano che si vuole acquistare… ergo – vanno pagati i diritti su quei 30 secondi.
E se fai il download di uno spettacolo TV o di un film (ancora impossibile in europa continentale).. spesso quegli spettacoli contengono musica…, su cui non si pagano i diritti.
Come se entraste in libreria e qualcuno vi chiedesse 10 centesimi per ogni copertina che adocchiate su uno scaffale.
Bene, bravi, bis.
Qui, da Wittgenstein.