Equo compenso (il pizzo)

Il 30 dicembre scorso il Ministro Bondi, invece di prepararsi a festeggiare degnamente l’imminente capodanno, ha firmato il decreto con “l’allegato tecnico” ad integrare l’articolo 71-septies della legge 22 aprile 1941 (!!) con cui si dettagliano gli “equi” compensi che gli acquirenti di computer, telefonini, hard disk et simili.. dovranno versare alla SIAE. (da La Repubblica)

Alcuni allegri esempi di carattere personale, con la mia dotazione “tecnologica”:

  • telefonino Nokia (€ 1,61)
  • macchina fotografica Canon (€ 22,28)
  • memorie della macchina fotografica (€ 0,36)
  • iPhone 16GB (€ 9,66)
  • iPod classic (€ 9,66)
  • iPod shuffle (€ 5,15)
  • iMac (€ 2,40 per la presenza del masterizzatore e € 28,98 per il disco rigido)
  • Powerbook (€ 2,40 per la mera presenza del masterizzatore e € 28,98 per il disco rigido)
  • Hard disk esterni per il backup dei “miei” dati (€ 42,40)

a questo vanno aggiunti i CD-R e DVD-R che uso per archiviare foto e filmini di famiglia, e l’archivio della mia trascorsa attività di fotografo (circa 70.000 scatti) che fanno (circa) € 75,00 . Per i CD-R sono € 0,15 al pezzo, che non sarà tantissimo… ma è pur sempre (mediamente) il 30% del costo totale del prodotto!!

Tutto ciò va alla SIAE non perché io scarichi illegalmente files “protetti”, copi o distribuisca musica o film… no, la SIAE incassa così, tanto per taglieggiare qualcuno. Con dei bilanci a dir poco inquietanti ed una gestione che lascia insoddisfatti gli stessi autori che dovrebbe proteggere.

Taglieggiare qualcuno…, ricorda niente?

Baciamo le mani.

3 risposte a "Equo compenso (il pizzo)"

  1. demonio pellegrino 15 gennaio 2010 / 15:47

    Questa e’ pura follia. Non avevo idea che la SIAE riscuotesse su questi oggetti. Ma qual e’ il ragionamento che sta dietro? Posso capire – ma non condividere, la tassa quando fai la festicciola e metti la musica. Ripeto: non la condivido, ma almeno ne capiscio il tentativo di giustificazione. Ma qui?

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