La pizzeria resterà chiusa per turno

Pare proprio che non la lista PDL non sarà sulla scheda delle regionali del Lazio. Con senso della misura, e conscia della figura da peracottari rimediata nell’occasione, Renata Polverini dichiara:

«Chiamo il Capo dello Stato con un appello a garantire…»

«Abbiamo sentito il presidente Berlusconi, è sconcertato per quanto accaduto»

«sono convinta che si tratti solo di un fatto burocratico. Non credo che al Pdl, il maggior partito del Lazio e di Roma, possa essere impedito l’accesso alla competizione elettorale. La burocrazia non uccida la democrazia. Il Pdl sta seguendo tutte le vie legali per garantire questo diritto di voto. Non parliamo di una lista respinta ma dell’impossibilità di presentarla. Restituiamo ai cittadini i loro diritti»

Impossibilità di presentarla quando pare a loro… se c’è la scadenza alle ore 12:00 è ovvio che si tratta di un’indicazione…, mica vorremo stare a spaccare il capello in quattro! Il PDL è il partito “del fare”, fare quello che ci pare, come e quando ci pare… poi tal Luca Malcotti, vice coordinatore vicario del Pdl di Roma e Lazio, aggiunge una perla:

«Non è che noi non abbiamo presentato la lista ma c’è stato un piccolo incidente. Ieri non ero presente, ma nel 2008 ho presentato le liste del Pdl per il Comune e i municipi di Roma, e in quel caso ho visto, pur nel rispetto totale delle regole, una certa flessibilità, essendo la procedura molto complicata. In questo caso mi pare che ci si sia attaccati a un meccanismo di dettaglio»

Indubbiamente una certa complicazione c’è…: si fa presto a dire “entro le ore 12:00”, l’ora legale – ad esempio – l’avete calcolata? E su quale fuso orario ci si basa? GMT?

Unico a conservare un minimo di senso della realtà pare essere Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del Programma di Governo:

«L’onorevole De Luca da solo in Piemonte ha presentato in tre giorni una lista della Dc per Cota letteralmente pensata e realizzata in una settimana. I maestri del Pdl hanno fatto perdere la Polverini a tavolino. Io ne ho piene le tasche di fare il parente povero in questa banda di incapaci. Nemmeno la campagna elettorale mi induce a misericordia».

2 risposte a "La pizzeria resterà chiusa per turno"

  1. Mario Pagnini 1 marzo 2010 / 13:58

    per non parlare del fatto che chi doveva “fare la fila” si è difeso dicendo che era uscito un attimo per mangiare un panino…

  2. Demonio pellegrino 1 marzo 2010 / 15:03

    Che banda di scalzacane. Sono veramente delle teste di legno. E per una volta Fini ha detto una cosa giusta.

    Pero se fossi del Lazio questa cosa non mi farebbe ne’ caldo ne’ freddo: non potrei mai votare per una che non azzecca un congiuntivo neanche per sbaglio. Non ce la farei.

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